TURNING - LA CITTA' DELLA LUNA

Antonella Barina

Testi in italiano e inglese
Un viaggio alla luce della luna, intrapreso alla ricerca della Perla come nell’antica tradizione gnostica, come nella mistica di Mevlana Rûmî, il poeta dei Dervisci danzanti e della “turning dance”, coinciso con la data della cerimonia annuale (9-17 dicembre 2000) a lui dedicata in Konya. Per caso, in un contesto in cui il caso non è mai un caso, tanto che l’imprevista visita al tempio di Men avviene al sorgere della luna piena e l’immagine cercata viene trovata soltanto al termine del viaggio. Sema, la danza rotante che si fa sfera di luce, è la chiave di questa raccolta: girare attorno a se stessi, alla montagna, girare per le strade, attorno ai laghi dell’Anatolia, attorno ai significati dei segni, alle metafore di evoluzione. Un poema di viaggio che è anche compendio interreligioso, dove i simboli di diverse dottrine, alcune delle quali in Turchia hanno avuto forse origine e sicuramente transito e luogo, si incontrano e si traducono reciprocamente, restando se stesse.

Antonella Barina è nata il 25 dicembre 1954. Siciliana di madre e veneta di padre, vive a Venezia con i figli Tobia e Mita. Dagli anni Settanta lavora sul mito con viaggi, ricerche iconografiche e pubblicazioni, a partire da La sirena nella mitologia (1980). Edite fino ad oggi le raccolte di poesia Madre Marghera (1997), Canto dell’Acqua Alta (2000), Mestre Niente (2003), Los girasoles de Ochún (2004), Birds – Walking between Stonehenge and Avebury (2005). Tra le pubblicazioni, i testi teatrali Seicenta (1982), La Fenice (1984), Il Vento (1995) e il percorso drammaturgico Per un teatro del vedere (1997). Già collaboratrice di «Effe» dal 1975 e di altre testate delle donne, fondatrice di «Strix» (1978), «Istar» (1990) ed «Edizione dell’Autrice» (2005), dal 1982 è redattrice all’Ansa di Venezia.